E’ davvero con tanto tanto piacere che annuncio l’uscita di questo nuovo strumento didattico al quale ho lavorato per parecchi mesi modificandolo più e più volte per renderlo davvero utile ai/alle colleghi/colleghe insegnanti di yoga… Altro
I fantastici 4 elementi: acqua
Continuando il nostro viaggio oggi esploriamo insieme l’elemento acqua!
MATERIALI PER IL SETTING
– un cerchio di pannolenci blu (diametro 1m)
– un cerchio di pannolenci azzurro (diametro 50 cm)
– venti grandi gocce ritagliate nel pannolenci azzurro
– conchiglie
– la base per la realizzazione dell’attività creativa
– cartoncini azzurri (2 per ogni bambino)
– pennarelli blu (tanti quanti sono i piccoli yogin).
RITO INIZIALE: SCRIVIAMO LE PAROLE DELL’ACQUA
Ogni bambino prende uno dei due cartoncini azzurri e un pennarello blu e scrive la prima parola che gli viene in mente pensando all’acqua.
RISCALDAMENTO:
1° variante: LAVARSI E SCROLLARSI L’ACQUA
Massaggiamo le parti del corpo immaginando di cospargere il sapone. Seguono i movimenti che imitano lo scorrere dell’acqua sulle diverse parti del corpo e poi immaginiamo di doverci scrollare l’acqua di dosso facendo dei movimenti di scuotimento. I bambini possono essere in piedi o seduti. L’attività può essere proposta singolarmente o a coppie in un cui un bambino imita i movimento dell’altro.
2° variante: COME GOCCE
Immaginiamo il suono della pioggia (lo possiamo anche scandire con diversi strumenti) e invitiamo i bambini a scandirne il ritmo battendo con i piedi oppure battendo le mani. Se abbiamo a disposizione il bastone della pioggia proponiamo loro di riprodurre con il corpo il suo suono. Ne vedrete delle belle!
GIOCHI: IL BATTITO DELLA PIOGGIA
I bambini sono seduti in cerchio uno dietro l’altro.
Li invitiamo ad immaginare una leggera pioggerella che loro dovranno imitare battendo delicatamente con due dita sulla schiena del bambino davanti. La pioggia si fa più insistente e allora le dita utilizzate saranno quattro e quando la pioggia diventa un acquazzone useranno tutta la mano.
IMPORTANTE: quest’attività richiede un monitoraggio particolare da parte dell’insegnante per evitare che i bambini usino troppa “energia”. In alternativa al battito della pioggia sulla schiena del compagno possiamo proporre ai bambini di lavorare singolarmente battendo, prima con le dita e poi con tutta la mano, sull’altra mano.
L’insegnante modera il gioco descrivendo il ritmo della pioggia che cambia.
LA OLA (L’ONDA DEL MARE)
I bambini sono in cerchio accovacciati.
l’insegnante inizia il gioco alzandosi e portando le braccia in alto e poi ritornando nella posizione di partenza. I bambini, in sequenza, ripeteranno il movimento creando la ola.
Possibili varianti:
– cambiare il senso della ola
– Variare la velocità di esecuzione del gioco
– Per un maggiore coinvolgimento della muscolatura del tronco, disporre i bambini in cerchio, sdraiati sulla schiena con le gambe divaricate, le braccia aperte e i piedi a contatto. L’insegnante eleva il busto e lo flette a sinistra andando a toccare con la mano destra il piede destro del bambino, dice “ola” e poi torna a nella posizione di partenza. Il bambino farà lo stesso e via via tutti gli altri.
STORIA ANIMATA CON GLI ASANA: STORIA DI UNA GOCCIA
C’era una volta una piccola goccia d’acqua (posizione della goccia), che viveva nel mare insieme ad altre compagne: rideva, scherzava e giocava con i pesci (posizione del pesce) e con le stelle marine (posizione della stella).
A volte saliva sulla superficie per vedere le barche (posizione della barca).
La nostra amica goccia, che si chiamava Gocciolina, era sempre allegra, ma un giorno diventò triste perchè non riusciva più a trovare il suo migliore amico, Goccetto.
A Goccetto era successo quello che succede alle gocce quando stanno tanto sulla superficie del mare che ad un certo punto volano in alto nel cielo come degli uccellini (posizione dell’uccellino).
Infatti le gocce, riscaldate dal sole, si alzano e cominciano a volare…
Un giorno Gocciolina disse: “voglio volare anche io!”.
E da quel giorno cercò di farsi notare dal sole (posizione dei raggi del sole), perchè la scaldasse e la facesse volare.
Finalmente un raggio di sole si posò sopra di lei e la riscaldò.
Com’era caldo il sole!
Gocciolina cominciò a sentirsi leggera leggera e allora capì che stava volando verso il cielo.
Lì incontro tante sue amiche che come lei erano state trasformate in vapore e insieme formarono una graziosa nuvola (posizione della nuvola) che un venticello leggero spostava di qua e di là.
Ma dopo un po’ il venticello si trasformò in un vento molto forte (posizione del vento) che spingeva le nuvolette verso dei grossi nuvoloni neri.
L’aria si era fatta molto fredda.
” Cosa mi sta succedendo?” piagnucolò Gocciolina – “mi sento così pesante adesso… da non riuscire più a volare. Quest’aria fredda mi fa male!”.
E infatti Gocciolina, insieme alle sue amiche stava precipitando (posizione della mani a terra) verso la terra e insieme caddero in un grande prato fiorito.
Penetrò nella terra (posizione della goccia) e a dire la verità aveva un po’ paura perchè lì sotto era tutto buio. Ma continuò a seguire le altre gocce fino a quando uscì e si rese conto di essere diventata la goccia di una bellissima sorgente.
Gocciolina chiese: ” E ora… dove si va?”
“Adesso andiamo ad incontrare un ruscello, che ci porterà fino al fiume, che ci riporterà fino al mare dove continueremo a giocare con i pesci e con le stesse marine, a salire in superficie a vedere le barche fino a quando un raggio di sole ci scalderà di nuovo.
Sequenza delle posizioni
ATTIVITA’ CREATIVE:
Ecco i link a risorse interessanti sul tema
Lavoretti creativi
Festone con gocce d’acqua
Il ciclo dell’acqua
RITO FINALE: SCRIVIAMO LE PAROLE DELL’ACQUA
I bambini scrivono sul secondo cartoncino azzurro la parola legata all’acqua dopo le esperienze vissute nella lezione di yoga.
Cosa è cambiato?
A domani con lo sviluppo della lezione dedicata all’elemento fuoco!
I fantastici 4 elementi: terra
Siamo all’inizio del nostro piccolo percorso che ci porterà ogni giorno, per quattro giorni, alla scoperta dei quattro elementi.
Iniziamo con l’elemento Terra.
MATERIALI PER IL SETTING (foto):
– un cerchio di pannolenci giallo (diametro 1 m)
– un cerchio di pannolenci marrone (diametro cm 50)
– foglie e rami ritagliati nel pannolenci di diversi colori
– cartoncini gialli rettangolari (25×10 cm): il numero dei cartoncini varia a seconda del numero dei bambini che partecipano alla lezione. Ogni bambino avrà due cartoncini.
– 1 pennarello marrone per ogni bambino
– 1 piantina per ogni bambino (io avevo deciso di donare un cadeau ai miei piccoli yogin)
Approfondimento: L’importanza del setting nel progetto Honey Yoga
RITO INIZIALE: SCRIVIAMO LE PAROLE DELLA TERRA
Ogni bambino prende uno dei due cartoncini gialli e scrive con il pennarello marrone la prima parola che gli viene in mente pensando alla terra (marrone, prato, sabbia, campo, orto …. sono alcune di quelle scritte dai miei piccoli yogin)
RISCALDAMENTO: IL RISVEGLIO DELL’ALBERO
Come ogni mattina gli alberi si svegliano e iniziano a muoversi gentilmente per riscaldare tutte le sue parti:
Da posizione eretta.
– le radici: disegnamo dei cerchi con i piedi
– il tronco: disegnamo dei cerchi con le gambe… sempre più grandi
disegnamo dei cerchi con i fianchi… in senso orario e in senso antiorario
– i rami: disegnamo dei cerchi con le braccia… prima piccolini e poi sempre più grandi… in senso orario e in senso antiorario
– le foglie: disegnamo dei cerchi con le dita delle mani e con i polsi… in senso orario e in senso anriorario.
GIOCO: A TERRA
1° variante: Lasciamo che i bambini camminino nello spazio che hanno a disposizione seguendo il ritmo del tamburo.
Allo stop l’insegnante nominerà una parte del corpo e i bambini dovranno appoggiarla a terra. Saranno invitati a sentire il contatto e la stabilità.
2° variante: i bambini cammineranno come se la terra fosse fangosa, oppure con tanti sassi, oppure con la sabbia che scotta, o ancora con la neve. Oppure immaginiamo di camminare su una superficie gommosa o ancora in equilibrio su una striscia di terra. Come cambia il nostro modo di camminare?
STORIA ANIMATA CON GLI ASANA: IL BAMBINO CHE PARLAVA CON LA TERRA
C’era una volta un bambino che parlava con la terra.
Gli bastava soltanto accucciarsi e porgerle l’orecchio per sentirla parlare (posizione del bambino)
Il bambino e la terra giocavano insieme, nei pomeriggi di tutti i giorni dell’anno.
“Terra, terra, a cosa giochiamo oggi?”
“Scavami bene, deposita un tesoro e coprilo di nuovo, Domani lo ritroverai”
E così il bambino scavava (posizione dell’aratro) nascondeva il soldino che gli aveva dato la mamma, per ritrovarlo il giorno successivo.
“Terra, terra, cosa facciamo oggi?”
“Prepara le montagnette (posizione della montagna) per far scivolare il trenino di legno” oppure “Osserva bene le formiche e scopri dove vanno. Di sicuro non ti annoierai”.
Passarono gli anni, il bambino crebbe, andò via a studiare per un periodo di tempo e poi ritornò. Volle accucciarsi per posare l’orecchio sul terreno (posizione del bambino)
” Quanto tempo!” disse la terra. “Vuoi giocare di nuovo con me al tesoro sepolto? O preferisci forse le montagnette?”
“Ma ormai sono cresciuto” rispose il ragazzo. ” Non gioco più da tanti anni. Ho bisogno di lavorare per guadagnare dei soldi che mi consentiranno di vivere”.
“Non preoccuparti” disse la terra “Procurati dei semi, scava una buca e mettili dentro. Innaffiali e vedrai che crescerà la frutta che potrai vendere al mercato”.
(sequenza del seme-germoglio-alberello di frutta).
Il ragazzo fece ciò che gli aveva detto la terra e guadagnò molti soldi.
I soldi, però, gli guastarono l’anima. Aprì una fabbrica di oggetti di plastica.
La terra e l’acqua si inquinarono e in breve tempo l’ambiente che lo circondava fu completamente sporco.
“Voglio regalare un bel mazzo di fiori (posizione del fiore) a mia moglie” disse il ragazzo che era ormai cresciuto e aveva formato una famiglia.
” andrò io stesso a raccoglierli in giardino”.
Camminò a lungo, guardandosi intorno, ma era inutile. Dove una volta c’erano i prati ora crescevano solo bottiglie di plastica.
Allora si inginocchiò e posò ancora una volta l’orecchio al terreno (posizione del bambino).
“Terra, terra, dammi dei fiori per mia moglie”
“Non posso” rispose la terra. “Mi hai fatto mangiare tante porcherie e hai reso l’acqua inquinata e nera più del petrolio. Come potrebbero crescere dei fiori?”
Il giovane capì di esserci comportato male.
Chiese scusa alla terra, chiuse la fabbrica di plastica e piantò tanti bellissimi fiori.
Così tanti che se chiudiamo gli occhi e annusiamo, possiamo sentirne ancora il profumo (facciamo dei lunghi e profondi respiri dal naso… quando ispiriamo immaginiamo di avere davanti a noi tanti fiori profumati).
Per illustrare le posizioni della sequenza ci viene in aiuto come sempre la nostra Bee-atrix!
Sequenza seme-germoglio-alberello di frutta
ATTIVITA’ CREATIVA: COLORIAMO CON LA TERRA
Ecco alcuni link di interessanti proposte sull’argomento:
Formazionearte
Uno..due..tre..terra (un progetto fantastico di una Scuola dell’Infanzia di Pisa)
La classe della maestra Valentina
RITO FINALE: SCRIVIAMO LE PAROLE DELLA TERRA
invitiamo i bambini a prendere il secondo dei due cartoncini gialli e scrivere, dopo aver vissuto esperienze di gioco e di movimento (ma anche esperienze di valori come il rispetto per l’ambiente), quella che è adesso la loro parola legata alla terra. Vedrete che sarà molto diversa dalla prima. Questo è un semplice modo per dare risonanza al lavoro svolto durante la lezione!
L’età consigliata per queste lezioni è 6-10 anni
Bee-atrix ed io speriamo che questa proposta vi sia piaciuta e vi sia utile.
A domani con l’elemento ACQUA!
Namaste!
Attività creative in una lezione di yoga per bambini
Le lezioni che propongo ai miei piccoli allievi si concludono sempre con un’attività creativa, differente in base all’età dei bambini.
Perchè inserire un’attività creativa in una lezione di yoga?
Ho individuato cinque motivazioni che partono ovviamente dalla mia esperienza personale.
1. Attitudine personale: no! Non sono un’artista… non so disegnare e non ho senso del colore! Ma ho sempre avuto passione per la creatività, la manipolazione di materiali e per il ridare vita ad oggetti (riciclo creativo). Questo mi ha portato ad inserire, in maniera del tutto naturale e spontanea, dei momenti creativi nelle mie lezioni;
2. Credo fortemente che il rilassamento passi anche attraverso il lavoro delle mani…. che la concentrazione passi attraverso il lavoro delle mani (avete mai osservato un bambino intento a ritagliare? Provateci! Scoprirete un mondo di bellezza!);
3. Sono convinta che attraverso le attività creative vengano assimilati meglio concetti e valori. Allora diventa importante proporre l’attività giusta, che sia in linea con il focus della lezione…
4. Ho sperimentato che il momento dell’attività creativa può diventare un momento di condivisione, non solo di materiali (che sono a disposizione di tutti) ma anche di pensieri, idee e anche vissuti;
5. Attraverso le attività creative che io propongo e che hanno una base comune per tutti emergono le peculiarità di ciascuno per cui ogni bambino realizzerà il suo prezioso e bellissimo capolavoro.
Ci sono altri millemila motivazioni per inserire l’arte e la creatività in una lezione di yoga per bambini. Se vi fa piacere… condividete nei commenti!
Il Carnevale sta arrivando!!!!
Carnevale è già nell’aria e ho pensato di condividere lo sviluppo di una lezione completa che ho avuto il piacere di proporre alle mie piccole yogini lo scorso anno.
Avevo intitolato la lezione ” Il Carnevale delle api” ovviamente!
Età consigliata: 6-9 anni
Il massimo sarebbe proporre la lezione nell’ambito di una festa di Carnevale con tutti i bambini mascherati e l’insegnante vestita da … ape! 🙂
RITO INIZIALE
I bambini sono seduti in cerchio, con le gambe incrociate, la schiena ben eretta e le mani a coppa (come quando si beve l’acqua da una fontana). Li invitiamo a chiudere per qualche istante gli occhi e ad immaginare le loro mani vuote pronte per essere riempite di tutte le belle cose che faremo e impareremo insieme durante la lezione.
Inspiriamo ed espiriamo dal naso una volta e poi apriamo gli occhi.
IL RISCALDAMENTO DELLA MARIONETTA
Immaginiamo di essere una marionetta e di lasciare le braccia mordide e abbandonate lungo il corpo.
Ora piano piano scendiamo in avanti con la schiena, morbidamente lasciando che le braccia vadano dove vogliono… e poi piano piano saliamo. Ripetiamo il movimento altre due volte…
Poi disegnano dei cerchi con le braccia, le gambe, il collo, le spalle, e per finire i fianchi.
ASANA
Ogni bambino diventerà maestro per i compagni di pratica insegnando una posizione.
Se avete acquistato le carte di Bee-atrix date al bimbo-maestro una carta che raffigura un asana e il bambino spiegherà come prenderne la forma.
In questo gioco la fantasia si può scatenare nel senso che se i bambini sono mascherati possono creare delle nuove posizioni ispirate dal loro travestimento… vi assicuro che il divertimento è assicurato e la creatività non manca!!!
GIOCO DI RITMO E MOVIMENTO
In questo gioco i bambini prendono confidenza con il senso del ritmo e con l’equilibrio.
Ecco l’attività presentata in questo video da Rosa Cipriano, educatrice al movimento ed ideatrice del Metodo Cantaballo
LA FILASTROCCA DI ARLECCHINO
Nella filastrocca di Arlecchino i bambini saranno invitati a compiere dei gesti in corrispondenza di determinate parole.
” Carnevale è arrivato e tutto il mondo ha colorato (braccia aperte a cerchio)
Arlecchino dai mille colori rallegra tutti i nostri cuori. (braccia chiuse sul petto all’altezza del cuore)
Arrivano Cecca e Meneghino che fanno a tutti un bell’inchino. (ci inchiniamo in un piegamento in avanti)
Colombina e Stenterello intonano un simpatico stornello (mettiamo una mano sul cuore e il braccio si allunga in avanti come se stessimo facendo una serenata e poi alterniamo mano e braccio)
Ecco arriva Pulcinella con in mano una scodella. (ruotiamo le braccia facendo finta di mescolare in una grande scodella).
Ed infine Balanzone grande e grosso con il suo pancione. (ci accarezziamo la pancia facendo finta che sia enorme)
Viva viva il carnevale
che tanti scherzi e risate ci fa fare.
Ma come è arrivato… il Carnevale è già passato! (alziamo e abbassiamo le spalle).
E noi altro non possiam fare che, rilassati, il prossimo aspettare. (ci portiamo sdraiati a terra e chiudiamo per qualche istante gli occhi).
La filastrocca fa parte del Kit Carnevale di Ovunque Yoga, ricco di altri interessantissimi spunti per creare una lezione di yoga a tema.
ATTIVITA’ CREATIVA
Come per il Natale, le attività creative legate al Carnevale sono tantissime.
Eccone alcune di facile realizzazione
http://krokotak.com/2016/01/how-to-make-a-mask-using-handprints/
http://mammagiochiamo.blogspot.com/2011/02/maschera-di-carnevale-con-la-sagoma.html
https://cartoonitocheidea.it/idee/
RITO FINALE
Come nel rito di apertura i bambini sono seduti in cerchio con le gambe incrociate e la schiena ben dritta. Le mani a conchiglia gli occhi chiusi. Invitiamo i bambini ad immaginare le loro mani piene… chiediamo loro di immaginare di riempirle con ciò che è più piaciuto loro della lezione proposta.
Un profondo respiro dal naso e poi apriamo gli occhi!
Può seguire eventualmente un momento di condivisione moderato con l’utilizzo del bastone della parola.
Spero che questi spunti vi siano piaciuti e possano essere utili per le vostre lezioni a tema Carnevale!
Al prossimo articolo!
Bee-atrix e Catia!
Le api non sprecano nulla!!!
Ieri, domenica 5 febbraio abbiamo celebrato la decima giornata contro lo spreco alimentare.
Anche se c’è sempre più sensibilità sui temi della sostenibilità è ancora tanto il cibo che viene sprecato.
Ma cosa possiamo fare?
Facciamoci ispirare dalle api !!!
Condivido un interessante articolo del sito https://www.adiapicoltura.it/
Fare la spesa: l’organizzazione è tutto. Le api bottinatrici sanno quando è necessario uscire a raccogliere nettare e polline, hanno un quadro chiaro della loro dispensa e di quanti pasti dovranno fornire alla famiglia. Prima di andare a fare la spesa, controlla cosa hai nel frigorifero e nella dispensa, stila una lista pensando a quanti pasti verranno fatti a casa e da quante persone.
Sprecherai meno tempo e denaro!
Compra locale, di stagione e favorisci il biologico: Le api per fare la spesa, percorrono in media una distanza di tre km, ma se possono preferiscono sprecare meno energia servendosi sotto casa.
Cerca di prediligere sempre frutta e verdura prodotta localmente che segue la stagionalità, ne gioverà la tua salute e l’ambiente.
Dove possibile ti consigliamo di acquistare prodotti biologici: la loro produzione non utilizza pesticidi, concimi di sintesi né antibiotici; solitamente hanno anche imballaggi ridotti o biodegradabili che ridurranno l’impatto dei tuoi rifiuti domestici.
First in first out: Le scorte immagazzinate dalle api non hanno una data di scadenza, ma le operaie sanno bene quale miele e polline consumare prima, vale la regola dei grandi ristoranti: quello che prima è entrato deve essere consumato per primo.
Cerca di finire le provviste che hai prima di fare la spesa, in modo da non dimenticare qualche alimento nel frigorifero.
Le date di scadenza sono importanti, ma non farti prendere dal panico, molte volte ai supermercati ci sono prodotti in scadenza che sono ancora buoni, se li acquisti consumandoli subito avrai evitato lo spreco e risparmiato, visto che solitamente sono in sconto!
Brutti ma buoni: Molte volte ci lasciamo ingannare dall’apparenza, prediligiamo pomodori tutti uguali, tondi e di un rosso brillante, ma quando torniamo a casa e li assaggiamo in insalata non sanno di nulla!
Ci sono tante alternative alle verdure standard che trovi al supermercato, se fai la spesa a un mercato rionale o ti servi da un contadino troverai una varietà di forme e sapori a cui non potrai più rinunciare!
Scegliendo ortaggi veri tutti diversi, che non sembrano di plastica e non hanno calibro, potrai contribuire alla biodiversità ed evitare che dei prodotti freschi e buonissimi vengano buttati perché non conformi agli standard dell’agrobusiness.
Avanti con gli avanzi!: Se sbagli a calcolare le dosi o per un imprevisto salta la cena con tutta la famiglia, non ti preoccupare; gli eccessi di un pasto non sono da buttare!
Si possono trasformare in nuovi sfiziosi piatti o possono semplicemente essere conservati e consumati al pasto successivo.
Sii creativo, scopri nuovi modi per mangiare bene senza spreco!
Sembrerebbero consigli scontati ma capita di lasciarci prendere dalla pigrizia oppure ci lasciamo condizionare dai ritmi frenetici della nostra vita o ancora semplicemente non ci pensiamo.
Non è mai troppo tardi per cambiare direzione! Ogni passo fatto verso uno stile di vita più sostenibile è un buon passo!