Che cosa fanno le api in inverno?

Durante la stagione invernale le api rimangono nell’alveare. La loro priorità è quella di tenere al caldo se stesse e anche la regina, ovviamente.
Per questo motivo si mettono vicine vicine e formano il glomere.
Il glomere è sostanzialmente una “palla” formata da api, che si aggregano (quando la temperatura scende sotto ai 10 °C) per poter sviluppare calore e non morire assiderate durante i mesi più freddi dell’anno. La temperatura del glomere rimane costante intorno ai 25°.
Le api che come sappiamo sono sempre molto ben organizzate si danno il cambio spostandosi dalla parte interna alla parte esterna del glomere in modo che tutte a turno possano riscaldarsi.
Ma prima di passare alla parte esterna le api raccolgono un po’ di miele e lo distribuiscono alle compagne in modo che possano generare energia!
Non sono geniali?
Ecco una bella immagine di un glomere…

Mi piace immaginare queste api strette strette in un grande abbraccio. E gli abbracci, si sa, scaldano il corpo e scaldano il cuore!
Ecco quindi una proposta di attività motoria per i bambini che ha anche il focus sull’apertura agli altri e il senso del gruppo e favorisce la concentrazione.
IL GIOCO DEGLI ABBRACCI
I bambini camminano liberamente nello spazio a disposizione e l’insegnante batte un ritmo con il tamburello. Quando l’insegnante interrompe il ritmo i bambini si fermano dove sono. Se l’insegnante dice “UNO” i bambini si autoabbracciamo, se dice “DUE” i bambini abbracceranno l’amico più vicino, se dice “TRE” i bambini si abbracceranno a gruppetti di tre, se dice ” ALVEARE!” i bambini si abbracciano tutti insieme. E’ un gioco di gruppo meraviglioso adatto per i bambini fino alla terza elementare

E questa caratteristica geniale dello scambio di posto per consentire a tutte le api di stare al calduccio a turno come possiamo declinarla in una gioco-esercizio motorio per i bambini?

Disponiamo i bambini in un cerchio concentrico.
Il primo bambino, con le braccia alzate sopra le testa, avrà nelle mani un “barattolo di miele” (possiamo utilizzare un barattolo di plastica con una bella etichetta in modo che se dovesse cadere non rischiamo vetri ovunque). Flettendosi da una parte passerà il barattolo all’ape alla sua sinistra che flettendosi verso destra accoglierà il barattolo tra le mani e a sua volta lo passerà all’ape alla sua sinistra e così via fino a quando il barattolo arriverà all’ape posta al centro. Quest’ultima uscirà dal cerchio e diventerà il capo fila ricominciando il giro. Il gioco terminerà quando tutti i bambini saranno stati coinvolti e come le api nel glomere saranno passati dall’interno verso l’esterno.

Spero che questi spunti di attività motorie e yogiche vi siano piaciute e possano essere utili nelle vostre lezioni di yoga per bambini!

Namastè
Bee-atrix e Catia

Fonti:
Immagine: https://pinvi.net/apicultura/
https://www.vitaminabee.it/
https://www.apicolturalaterza.it/
https://pinvi.net/

Le api respirano

In questo articolo vi propongo un estratto della 5° lezione del Volume ” Yoga per bambini e api: le abilità delle api“.

Le api non respirano attraverso la bocca, ma attraverso alcuni forellini posti sull’addome e sul torace, detti stigmi, questi sono messi in comunicazione con le trachee, le quali conducono l’aria inspirata dall’ape fino ai “sacchi aerei”, specie di polmoni, di cui sono dotati. Ebbene si, anche le api respirano! Attraverso la pancia e il torace! Che meraviglia!

RITO INIZIALE: I bambini sono disposti in cerchio, seduti a gambe incrociate, la schiena ben dritta e le mani sulle ginocchia. Invitiamoli a fare un bel respiro e poi per tre volte cantiamo insieme: “ Noi siamo tutti amici e per questo siam felici“. Facciamo ora chiudere loro gli occhi e li invitiamo a portare l’attenzione prima al respiro naturale con l’aria che gonfia e sgonfia la pancia e dopo qualche respiro all’aria che entra e che esce dal naso, chiedendo loro di stare attenti alla particolarità che quando l’aria entra la sentiamo più fresca e poi invece è tiepida quando esce.

RISCALDAMENTO: IL RISVEGLIO DELLE API
Ogni mattina le api quando si svegliano nelle loro cellette, fanno degli esercizi per scaldare e sciogliere il corpo per prepararlo al lavoro che le aspetta fuori dall’alveare… – Disegniamo dei cerchietti con le spalle, con il collo e con le zampette ( braccia); – Ancora con le zampette superiori facciamo un mulino a vento; – Ora riscaldiamo le ali sbattendole su è giù ( mani sui fianchi portiamo avanti e indietro i gomiti); – Esercitiamoci a depositare il polline sui fiori facendo dei movimenti con il bacino; – Riscaldiamo le zampette inferiori ( gambe e piedi) disegnando ancora dei cerchietti.

GIOCO MOTORIO:  MUOVIAMO IL CORPO CON LE PAROLE DEL RESPIRO
Chiediamo ai bambini quali parole vengono in mente pensando al respiro e man mano che le dicono le scriviamo su un cartellone o su una lavagna. Esempi di parole: – Aria – Vento – Naso – Bocca – Soffio – Sospiro – … Ora ci muoveremo insieme mimando con il corpo quelle parole e sperimentando tutte le possibilità, tutte le varianti ( vento: venticello, bufera, tornado; naso: respirare con il naso libero, respirare con il naso chiuso come quando si ha il raffreddore; soffio: forte, piano, lentamente, velocemente; Sospiro: di sollievo, di paura; aria: calda, fredda…). Più parole e varianti verranno proposte più il gioco e l’esperienza corporea ed emozionale sarà interessante….

Se siete interessati a ricevere il materiale, la singola lezione o l’intero volume contattatemi: catia@honeyyoga.it

Gli alti e i bassi di un progetto

Possiedo un piccolo quaderno con una graziosa copertina di cuoio sulla quale è incisa o meglio pirografata la mia piccola Bee-atrix nella posizione della mezza luna.

In questo quadernetto ho tenuto traccia,  dall’inizio del 2021  di tante idee per sviluppare il progetto Honey Yoga.

Alcune si sono realizzate… altre no.

Ma io continuo a tenere traccia, un po’ perchè altrimenti me ne dimentico e un po’ perchè sono fiduciosa che prima o poi possa trovare le possibilità di realizzare concretamente le mie intuizioni.

Nel frattempo mi guardo un po’ indietro… e più precisamente ritorno con la memoria al primo post di questo blog.

Era l’8 febbraio del 2019.

La mia vita era stata sconvolta da un evento familiare che mi aveva fatto rivedere tutto il mio intendere il bello del mondo e della vita (non sapevo ancora ovviamente che il 2019 mi avrebbe fatto vivere l’esperienza della perdita di mio padre e che il 2020 sarebbe stato ancora peggio per i motivi che tutti conosciamo).

Ma come è nella mia natura mi risollevo e come la fenice rinasco e focalizzo le mie energie su un progetto ben definito.

E apro questo blog per raccontarlo, condividere esperienze e idee convinta che il brutto del mondo lo posso combattere in questo modo… guardando ai bambini come quelle creature che possono riportare equilibrio…. affidando a loro il futuro… il loro futuro e quello di tutti.

Ma il mio progetto va a rilento… lo sento…

Vivo il mio lavoro con un entusiasmo che oscilla tra momenti di pura esaltazione (la realizzazione delle carte delle posizioni di Bee-atrix)  a momenti di down pazzeschi.

Mi dico che forse non ho il carattere per poter sopravvivere nell’immensità delle proposte presenti nel web o semplicemente non ho i mezzi e le risorse per poterlo fare.

Però sento che c’è sensibilità rispetto alle api, alla loro salvaguardia, alla sostenibilità e ad uno stile di vita che guardi all’ambiente con maggiore attenzione.

E allora mi dico che devo procedere, che è la giusta direzione…. forse devo solo cambiare tattica. Quale sia ancora non lo so… ma so che sul mio quadernetto le idee segnate sono davvero tante…