Come trasmettere la sostenibilità ai bambini

Le ultime settimane del 2024 sono state caratterizzate da un preciso intento: creare spazio, fare pulizia, eliminare il superfluo, lasciar andare.
Ho iniziato dalle cose materiali: vestiti e oggetti.
Non sono riuscita ad attuare quel preciso metodo suggerito dalla famosa Marie Kondo per cui per ogni capo d’abbigliamento, prima di decidere se eliminarlo o tenerlo, si dovrebbe provare una certa emozione. Semplicemente ho scaravoltato sul letto tutti i vestiti, li ho passati in rassegna e ho lasciato andare ciò che non mi stava più e stava ammuffendo nell’armadio, le magliette doppie o triple dello stesso colore e soprattutto ciò che non indossavo più da tempo. Ho sistemato tutto in sacchetti ben ordinati e ho donato tutto.
Ora il mio armadio contiene quello che viene definito un guardaroba capsula… pochi colori e pochi capi che possono essere combinati tra loro in qualunque modo. Ho risolto il problema di stare davanti all’armadio stracolmo per 20 minuti chiedendomi: “Che cosa metto?”.
La seconda tappa del mio furioso decluttering (come lo hanno definito marito e figlia) ha riguardato la cucina e i numerosi oggetti, oggettini, accessori che sovraffollavano i cassetti e i pensili. Ora è tutto più ordinato e perdo meno tempo a cercare ciò che devo usare!
Questo creare spazio, lasciar andare, eliminare il superfluo, fare pulizia è stata anche un’attività piacevole da fare nel senso che a lavoro concluso mi sono sentita meglio… come dire… più leggera. E mi sono chiesta se questo intento possa esteso anche ad un aspetto più profondo … quello mentale, l’aspetto dei pensieri. Ma su questo penso che scriverò un altro post dopo aver sperimentato!
Ciò che deve seguire ad un’attività di questo tipo, cioè il creare spazio per essere più leggeri, non è un “OK! Ora ho fatto spazio e riempio di nuovo!” e così magari, sulla scia dei saldi invernali, l’armadio ritorna ad essere il caos di prima. Eh no! L’intento successivo è mantenere quel senso di leggerezza raggiunto… un po’ come quando fai una dieta dimagrante e riesci a raggiungere il tuo obiettivo e poi affronti la dieta di mantenimento… altrimenti è un attimo riprendere i kg persi.
E questa è la parte più difficile!
Ci vuole impegno e costanza.
Ma ciò che aiuta, secondo me, in questo processo è il pensiero che questa leggerezza raggiunta non riguarda solo me, la mia vita, le mie attività ecc… ma riguarda tutti. Riguarda l’ambiente e il benessere del pianeta.
Qualche mese fa mi sono imbattuta in questo breve video

Da quel momento ho capito che io non voglio essere parte di tutto questo!
Un fiume di vestiti!?!!?!?
Ecco il nuovo obiettivo: consumare e acquistare responsabilmente!
Che cosa vuol dire? E cosa vuol dire educare al consumo responsabile?

L’educazione al consumo costituisce un’indispensabile area di esperienze educative mirate a far acquisire consapevolezza nelle scelte di consumo di beni e servizi e nell’utilizzo delle risorse, in grado di stimolare una motivazione al cambiamento. Saper interpretare con intelligenza il ruolo di consumatori implica capacità e competenze fondamentali. Significa conoscere l’impatto dei propri comportamenti quotidiani sul proprio benessere, su quello collettivo e sull’ambiente, per poi imparare a mettere in atto comportamenti responsabili e sostenibili, a modificare il proprio stile di vita – usando in modo efficiente le risorse limitate a disposizione – a saper pensare in modo critico e attento con un atteggiamento comunque solidale.

Per approfondire
https://www.scuolachannel.it/public/consumo_responsabile

E’ possibile trasmettere tutto questo ai bambini?
Certamente!!!
Come?
Semplice e difficile al tempo stesso: con l’esempio.
I bambini imparano non tanto le cose che gli adulti dicono loro… ma guardandoci, osservandoci. Come spugne! E allora approfittiamo di questo grande potere per suggerire atteggiamenti virtuosi, rispettosi della natura, dell’ambiente e delle persone.
Potremmo trascorrere del tempo di qualità con loro in biblioteca e cercare libri che parlano di sostenibilità (ecco un altro argomento per un altro post!!!!)…
Potremmo fare delle visite ai mercatini dell’usato per ridare vita a vestiti e giocattoli e insieme a loro fare decluttering tra vestiti e giocattoli spiegando loro che così altri bambini potranno ridare una nuova vita a questi oggetti.

Mi viene molta nostalgia pensando che mia figlia ha ormai 22 anni e tutto questo se lo gestisce da sola… Ma non tutto! Proprio ieri mi ha chiesto: ” Mamma! Vieni con me da Humana Vintage?

Perchè no? Nel mio decluttering furioso non mi è rimasta nemmeno una gonna!!!!!!!

Se il post vi è piaciuto fatemelo sapere nei commenti!

Quando capisci che cosa è importante per te

Quando ho aperto questo blog l’idea era anche quella di monetizzare creando materiali didattici per altri insegnanti di yoga per bambini, per educatori o genitori.
Monetizzare… creare una fonte di guadagno.
Nel corso di questi 6 anni sono successe tante cose sia a livello professionale che familiare/personale.
Soprattutto nell’ultimo anno, grazie ad una formazione yoga che ha agito tantissimo sulla mia persona facendomi scoprire un aspetto nuovo e più in linea con la mia ricerca spirituale del vivere i principi etici dello yoga, yama e niyama, ho realizzato che ciò che mi interessa veramente nella mia vita è la semplicità.
Per arrivare all’essenziale, alla nostra vera natura dobbiamo livellare togliendo tutti quegli strati che ci appesantiscono, tutti quei veli che annebbiano la vista.
Allora anche il guadagnare soldi assume un significato diverso.
Certo! I soldi servono (proprio oggi ho pagato le spese di casa e la tari) ma quando poi fai una riflessione su ciò che veramente ti serve ti accorgi che… accidenti la maggior parte di ciò che pensavi ti servisse non ti serve affatto. Allora il valore che dai al guadagnare per spendere cambia. Almeno per me è cambiato.
Ma torniamo al blog… questo strumento di condivisione per me molto importante (lo è stato fin dai tempi del mio primissimo blog “A scuola con Matilde” in cui condividevo la mia esperienza di mamma di una bambina con DSA).
Utilizzare il blog per monetizzare non fa per me… almeno per ora nel senso che per ora un lavoro ce l’ho… in futuro chissà. Ma preferisco rimanere nel presente.
Utilizzare il blog per condividere contenuti è l’obiettivo. Da quando ho realizzato questo pensiero mi sono sentita più leggera e paradossalmente più creativa (strano eh!).
Allora questo mese di dicembre mi vedrà lavorare per un bel restyling del blog… per la creazione di un piano editoriale per i primi mesi del 2025 in modo da poter essere più costante nelle pubblicazioni. Intanto, visto che si avvicina il Natale ed è tempo di doni mi farebbe tanto piacere donare un materiale didattico a cui tengo molto, Le carte di Bee-atrix, a coloro che nel corso del mese di dicembre si iscriveranno al blog.
Auguro a tutti voi di trascorrere serenamente questo periodo di Attesa nella certezza di essere destinatari di un Amore grande!
Un abbraccio e al 2025 con tante novità!
Catia