Le api sanno contare

Ogni lezione del progetto Honey Yoga è focalizzata su una caratteristica delle api e del loro mondo.
Oggi desidero condividere lo sviluppo di una lezione completa ispirata alla capacità delle api di riconoscere i concetti di addizione e sottrazione, di sequenze di numeri e di maggiore o minore.
Questa particolare abilità delle api è stata scoperta conducendo numerosi esperimenti ed è una scoperta secondo me eccezionale che conferma la grande intelligenza di queste creature così piccine (il loro cervello ha un volume di 1 mm quadrato!).
Per saperne di più vi lascio il link ad un articolo esplicativo qui

Ma veniamo alla nostra lezione!
RITO INIZIALE:  Siamo seduti nella posizione dell’ascolto, con le gambe incrociate e la schiena ben dritta. Le mani assumono il gesto dell’accoglienza ponendosi a conchiglia. Ora le nostre mani sono vuote ma pronte per essere simbolicamente riempite di tutto ciò che vivremo insieme durante la nostra lezione.
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Facciamo tre respiri profondi inspirando dal naso ed espirando dalla bocca rilassandoci…

Introduco l’argomento della lezione: sapete bambini che le api sanno contare? chi l’avrebbe mai detto? Nella lezione di oggi ci divertiremo anche noi a giocare con i numeri…

RISCALDAMENTO: Immaginiamo di essere api nelle loro cellette. E’ mattina e ci svegliamo… Facciamo un grande sbadiglio e iniziamo a stiracchiarci allungando le braccia sopra le testa… allunghiamo un braccio e poi l’altro. Ora disegnamo dei cerchi con le braccia… ne facciamo cinque ( e intanto contiamo) in un senso e poi cinque nell’altro. E poi disegniamo dei cerchi con la gamba destra ( cinque in un senso e cinque nell’altro… chiedendo ai bambini di sincronizzare il conto con il movimento). Poi, portandoci in piedi e mettendo le mani sui fianchi disegniamo dei cerchi con il bacino ( cinque in un senso e cinque nell’altro).

Ora che abbiamo sciolto il corpo continuiamo a riscaldarlo con il Saluto al Sole ma questa volta invece di ripetere la filastrocca contiamo le posizioni man mano che le pratichiamo.

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GIOCO: nel gioco di oggi continueremo a contare, ma lo faremo in un modo particolare. Innanzitutto lo faremo in inglese e cantando…
Ecco un video esplicativo dell’attività…

Inviteremo quindi i bambini a contare come nel video ( ovviamente chi conduce la lezione se lo sarà studiato e ristudiato!!!!)… e poi possiamo introdurre elementi della body percussion per rendere un pochino più impegnativa l’attività chiedendo loro di contare con una mano e battere  il tempo con l’altra mano sulla gamba ( per i bambini un po’ più grandicelli).

SCRIVIAMO I NUMERI CON IL CORPO: è arrivato il momento di scoprire come il nostro corpo può assumere le forme dei numeri. In questa attività io non suggerisco nulla… faccio solo vedere i numeri scritti sui cartoncini e invito i bambini a riprodurne la forma che sarà sicuramente diversa da un bambino all’altro ( do un input e lascio spazio alla creatività dei bambini).
E ora mettiamo in scena i concetti di maggiore, minore e uguale
Immaginiamo di avere 6 bambini e creiamo 2 gruppetti da tre bambini ciascuno.
Ad ogni gruppetto facciamo vedere una scheda con un confronto tra numeri e i bambini lo riprodurranno con il corpo.
Si tratta di un’attività che favorisce il senso della collaborazione.
Io sono riuscita a farlo anche on line… le bambine si sono organizzate e consigliate tra loro. Bravissime!
Ecco i tre confronti che avevo proposto…

Ovviamente allo stesso modo si possono proporre addizioni e sottrazioni.

GIOCO DI RESPIRO  (e rilassamento) : Dopo esserci mossi tanto giocando con le forme dei numeri è venuto il momento di rilassarci e lo faremo contando i nostri respiri.
Ci portiamo sdraiati sulla schiena e portiamo le nostre mani sulla pancia. Sentite la vostra pancia che alza e si abbassa mentre respirate? Bene! Ora iniziate a contare nella vostra mente, silenziosamente,  i vostri respiri al contrario partendo da 10 e arrivando a 0 e continuate a sentire la vostra pancia che si gonfia e si sgonfia come un palloncino. Potete anche abbinare un colore al vostro palloncino…

RITO FINALE: siamo di nuovo seduti nella posizione dell’ascolto con le mani a conchiglia. Se chiudiamo gli occhi riusciamo a vedere ora le nostre mani piene perchè hanno accolto tutto ciò che abbiamo vissuto insieme nella nostra lezione.
Facciamo tre respiri profondi e apriamo gli occhi.

 CONDIVISIONE CON IL BASTONE DELLA PAROLA: la condivisione può essere sollecitata con delle domande:
Di che colore era il vostro palloncino?
Avete sentito la vostra pancia che si gonfiava e si sgonfiava?
Che cosa vi è piaciuto della lezione? Ecc…
Ma io faccio sempre, sempre, sempre la domanda per me più importante: ” Come vi sentite in questo momento?”

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Il bastone della parola on line

 

Spero che questa lezione vi sia piaciuta. Sarà inserita nel manuale “Honey Yoga – volume 1 ( 8 lezioni già pronte per parlare ai bambini delle api e del loro mondo)” in uscita prima dell’estate!

Stay tuned!!!!

18 dicembre: la posizione del fiore

Oggi condivido una lezione completa in cui viene inserita la posizione del nostro Calendario dell’Avvento.

LA POSIZIONE DEL FIORE

“Sono un bel fiore che cresce nel sole.
Proprio come ha detto il mio maestro, lo yoga è divertente!
Seduto con le piante dei piedi che si toccano
stando attento che la mia schiena non si incurvi,
sollevo le gambe e porto le braccia sotto le ginocchia.
Rimanendo in equilibrio in questa posizione conto fino a tre”.

(L’ABC dello Yoga per bambini – Teresa Anne Power)

I destinatari di questa proposta sono i colleghi insegnanti, gli educatori ma anche i genitori che, amando lo yoga, desiderano condividere con i loro figli un po’ di tempo in compagnia dell’antica disciplina.
Si tratta di pratiche che si snoccioleranno nel corso di una storia ispirata alla natura e che comprenderanno un momento di rilassamento iniziale, un momento di riscaldamento del corpo, un gioco, le camminate o le posizioni degli animali, un esercizio o un gioco per la consapevolezza del respiro e il momento di rilassamento finale.
Le posizioni sono ispirate a quelle già condivise nel corso di questo Calendario dell’Avvento.

Siete pronti?
Allora … si comincia!
Buona pratica e buon divertimento con i vostri piccoli yogin!

LA FORZA DEI FIORI

C’era una volta un bellissimo prato verde, con tanta erbetta fresca e luccicante.
Tra le foglie di erbetta si nascondevano tanti piccoli semi  (posizione della foglia) che custodivano tanti bellissimi fiori.
I semi erano piccoli, anzi piccolissimi ed erano chiusi sotto una coperta di terra marrone che li nutriva e proteggeva con cura ( l’insegnante o il genitore passa con un drappo, che può essere un foulard leggero, con il quale accarezzerà i bambini).

Passarono i giorni e i piccoli semi avevano voglia di uscire dalla terra, crescere e vedere il mondo.

Chiesero al cielo un poco di acqua per avere la forza di sbucare dalla terra e crescere forti e robusti.

Arrivò così una pioggerelina leggera leggera… che poi diventò  più forte e rigorosa.

GIOCO DELLA PIOGGIA:  in bambini sono i cerchio, seduti e picchiettano con un dito sull’altro quando la pioggia è leggera… con due dita quando la pioggia si fa più forte ( su indicazione dell’insegnante)… con tutta la mano quando la pioggia diventa vigorosa e poi seguendo sempre le indicazioni dell’insegnante ritorneranno a picchiettare con due dita e poi con una fino a quando la pioggia cesserà completamente).

Dopo la pioggia tornò il sereno e nel cielo iniziò a splendere un bellissimo sole per aiutare i  semini a germogliare ( Saluto al Sole).

Le posizioni del Saluto al Sole le trovate qui . ( Dopo il Saluto al sole i bambini si riposano qualche istante nella posizione della foglia ma con gli avambracci appoggiati a terra.)

A poco a poco i semini cominciarono a germogliare…. dapprima uscì il capino …

poi si sollevò lo stelo …

poi si formarono i primi petali …

e per finire i fiori sbocciarono in tutta la loro bellezza.

Subito accorsero felici le farfalle( Attività di movimento legate alla posizione della farfalla) che con le loro ali leggere e colorate, diedero il benvenuto ai fiori appena sbocciati ( se ci sono più bambini , alcuni rimarranno nella posizione del fiore e altri si muoveranno come le farfalle per poi alternare).

Poi toccò alle api, che con le loro piccole ali raggiunsero i fiori, si adagiarono sulla loro corolla per prendere il polline. Per imitare il movimento e il volo delle api invitiamo i bambini a unire le mani dietro la zona lombare per creare il pungiglione e a muoversi liberamente per lo spazio fermandosi vicino ai fiori e anche in questo caso se ci sono più bambini, si alterneranno nel ruolo delle api e dei fiori.

All’improvviso arrivò un forte vento… ( facciamo insieme il respiro del vento…. ci sediamo comodi con la schiena diritta e soffiando dalla bocca buttiamo fuori tutta l’aria che  abbiamo  nei polmoni, proprio tutta, facendo un bel lunghissimo sibilo e lo possiamo ripetere altre due volte)…

…i fiori iniziarono a oscillare da un alto all’altro, poi avanti e indietro, e infine tutto intorno a se stessi. (I bambini oscilleranno le braccia sopra la testa in tutte le direzioni)

Che disastro! I petali  erano tutti scompigliati ( con le mani ci scompigliamo i capelli e ci massaggiamo la testa).

Ma il vento, così come era arrivato, si calmò e i fiori che erano cresciuti forti e robusti erano ancora lì con le loro corolle ben aperte e capaci di affrontare ogni avversità ( posizione del fiore).

 

Si guardarono ( i bambini si guardano negli occhi), si salutarono ( i bambini si scambiano il saluto dello yoga “NAMASTE” con le mani unite davanti al cuore) , chiusero le corolle e si riposarono…

Al termine della lezione possiamo creare un momento di condivisione in cui i bambini possono condividere le loro emozioni, o la parte della lezione che è piaciuta di più o di meno ecc…

Spero che la storia-lezione vi sia piaciuta e possiate proporla con entusiasmo ai vostri bambini.
Ciao e a domani!

Catia e Bee-atrix!

17 dicembre: la posizione della farfalla

Le farfalle sono state le protagoniste della mia primissima esperienza di insegnamento dello yoga ai bambini.
Che emozione quella mattina!
Che paura quella mattina!
Mille domande mi affollavano la mente: ” Sarò capace di trasmettere quello che sento dentro?” ” I bambini capiranno le mie proposte?” ” E se non mi ricordo quello che devo dire o fare?”. Insomma …. una gran fifa!
E poi è accaduto il miracolo…
Quando sono entrata nell’aula predisposta per le lezioni di yoga, ho preparato tutto il materiale, mi sono seduta sul mio tappetino, ho chiuso gli occhi e ho cominciato a concentrarmi sul mio respiro ( che era velocissimo, ve lo assicuro) e ho ritrovato la calma.
Quando poi, in fila indiana, ordinati e silenziosi sono entrati i bambini… beh! mi è bastato guardare i loro visini sorridenti e incuriositi per farmi ritrovare in quello che ho sempre definito “il mio mondo di meraviglie” cioè l’interagire con i bambini… osservarli…. ascoltarli e percepire ( da buona empatica quale sono) le loro emozioni.
Quando sono uscita dalla scuola mi sentivo leggera e avvertivo una serenità così profonda che ricordo di aver pensato: ” Questo è ciò che voglio essere! Insegnante di yoga per bambini!”.

Ricordo che in quella prima lezione ho spiegato ai bambini che cosa è lo yoga.

Lo yoga è un modo per stare insieme giocando
Lo yoga è un modo per stare insieme cantando
Lo yoga è un modo per stare insieme muovendosi
Lo yoga è un modo per stare insieme respirando

Volete sapere come respirano le farfalle?
Ed ecco un semplice esercizio di riscaldamento… ci mettiamo in piedi con le braccia lungo il corpo e poi inspirando ( cioè tiriamo dentro l’aria dal naso) solleviamo le braccia come se fossero le ali di una farfalla e poi espirando ( facciamo uscire l’aria dalla bocca) le riportiamo giù.
Facciamo ripetere questo esercizio qualche volta da fermi e poi invitiamo i bambini a camminare liberamente per lo spazio che hanno a disposizione sempre imitando il movimento delle ali delle farfalle con le braccia.
Se vogliamo possiamo accompagnare questo esercizio con della musica adatta… per esempio il Walzer dei Fiori di Čajkovskij, tratto dalla famosa opera ballettistica “Lo schiaccianoci” ( che io adoro e che ho riscoperto dal punto di vista dell’attività motoria proprio recentemente grazie a Rosa Cipriano).

Una volta tornati sui loro tappetini possiamo far sperimentare la posizione dello yoga.

ESECUZIONE
Siamo seduti con le piante dei piedi che si toccano. Con le mani afferriamo i piedi e teniamo la schiena ben dritta. Le ginocchia cadono naturalmente verso il pavimento. Ora solleviamo e abbassiamo le ginocchia. Le gambe che si muovono in questo modo le fanno assomigliare alle ali di una farfalla in volo.

BENEFICI
Questa posizione è molto utile per mobilizzare le articolazione delle anche.

ATTIVITA’
– Raccontare una storia da animare in cui un bruco si trasforma in farfalla.
– Gioco degli abbracci: i bambini camminano ancora per la stanza imitando il volo delle farfalle, mentre l’insegnante batte ritmicamente un tamburello. Quando l’insegnante smette i bambini/farfalla dovranno abbracciare la farfallina più vicina a loro. Si ripete un paio di volte e poi come momento finale le farfalline dovranno abbracciarsi tutte insieme.

Ecco alcuni feedback dei bambini (4/5 anni)
Mi è piaciuto volare come farfalline
– Quando la Veronica ha fatto il bruco era bello!
– Mi è piaciuto quando abbiamo respirato come farfalle
– Bisogna muoversi…. quando l’aria ti entrava le braccia andavano fuori, quando usciva le braccia entravano…
– Mi è piaciuto quando il bruco voleva volare
– Mi sono divertita quando mi sono seduta a fare la farfalla
– Era bello quando ci siamo abbracciati
– Mi è piaciuto quando la Catia suonava il tamburello
– Era bella la storia…

A domani!

12 dicembre: la posizione della mezzaluna

Oggi la nostra Bee-atrix ci invita ad esplorare un altro elemento naturale bellissimo: LA LUNA!
La luna, il nostro satellite.
La luna, così misteriosa e affascinante.
la luna legata al femminile, alla fluidità, alla fertilità, alla morte e alla rinascita.
La luna e le sue fasi…
Quanti elementi possiamo proporre ai bambini sotto forma di attività motoria, di gioco, di respiro!!!

ESECUZIONE
In sanscrito la posizione si chiama ARDHA CHANDRASANA ( Ardha = metà, Chandra = Luna, Asana = Posizione). Ci sono tante varianti ma io ho scelto quella proposta dalla maestra Gabriella Cella, ideatrice dello Yoga Ratna, sensibile all’universo femminile.
Vi riporto la maodalità di esecuzione come presentata nel suo libro ” Il grande libro dello Yoga”.
Siamo seduti sui talloni. Inspirando ci portiamo in ginocchio ed espirando stendiamo la gamba destra lateralmente appoggiando a terra la pianta del piede. Inspirando lentamente solleviamo le braccia aperte lateralmente ed espirando pieghiamo lentamente il busto sul fianco destro.
la mano destra poggia con il dorso sulla coscia destra e il braccio sinistro contorna la testa.
Per uscire dalla posizione inspirando risolleviamo il busto ed espirando portiamo giù le braccia. Inspiriamo ed espirando torniamo seduti sui talloni.
Ripetiamo la posizione sul lato sinistro.

La forma che il corpo assume in questa posizione è proprio quella della mezza luna ed è sull’idea delle diverse forme della luna che possiamo proporre delle varianti ai bambini.
Sollecitiamo il movimento del corpo con delle domande:
” Sapete quali sono le fasi lunari?”
” Come possiamo rappresentarle con il nostro corpo?”
” Come sarà la luna piena?”

Un’altra attività divertente ( verificata!!!) è quella di partire da proverbi o modi di dire relativi alla luna e giocare anche con le espressioni del viso o con il respiro.
– Avere la luna storta” o ” essere di luna buona” ( facciamo vedere quando siamo un po’ arrabbiati e poi quando siamo contenti e sereni)
– Ululare alla luna” ( e se ci trasformassimo tutti in lupacchiotti che ululano alla luna?)
– Far vedere la luna nel pozzo ( allungare le braccia per tentare di afferrare un qualcosa che invece non si può proprio afferrare, come la luna nel pozzo appunto!)
– essere in luna di miele ( proviamo a esprimere con le espressioni del viso e con il corpo la felicità di una persona innamorata!)
– Se il saggio indica la luna, lo stolto guarda il dito ( per i bambini un po’ grandicelli al quale si spiega anche il significato dell’espressione. Dal punto di vista motorio e della forma io ho preso in prestito il famoso gesto che Usein Bolt faceva al termine delle sue gare vittoriose).

Possiamo giocare anche con la relazione tra luna ed eventi atmosferici:
– Se la luna si presenta rossa, promette vento ( proporre la respirazione del vento)
– Se appare pallida, indica pioggia ( gioco del massaggio della pioggia che sarà oggetto di un prossimo post)
– Se è candida il giorno dopo ci sarà il sole ( Saluto al Sole).

Insomma la luna è un punto di partenza per tantissime attività che possiamo proporre ai bambini delle classi di yoga. Se ve ne vengono in mente altre sarò felicissima!!!

A domani!

8 dicembre: la posizione della rana

Che animaletto buffo e simpatico che è la rana!!!
La posizione della rana è divertentissima e interessante.
La nostra Bee-atrix ce la propone come una prova di equilibrio.

ESECUZIONE
Infatti siamo seduti sui talloni e restiamo in equilibrio sulla punta dei piedi, tenendo le braccia sopra la testa.
Ma decisamente possiamo saltellare! Sempre accovacciati portiamo le braccia all’interno delle ginocchia, poi saltiamo con un grande: C-r-r-r-r-a-a!

BENEFICI
Nella sua versione statica la posizione della rana favorisce la concentrazione e l’equilibrio, nella versione dinamica irrobustisce la muscolatura delle gambe.

ATTIVITA’
Possiamo organizzare dei percorsi che i bambini dovranno affrontare saltellando come ranocchie o creare un setting ispirato all’ambientazione stagno.
Ma possiamo anche giocare a COSTRUIAMO LA POSIZIONE ( gioco adatto ai bambini di 8-10 anni e che hanno già familiarità con gli asana)
L’insegnante invita un bambino ad essere il maestro di yoga che dovrà far vedere agli allievi ( i suoi compagni ) come si costruisce una posizione. L’insegnante suggerirà al bambino-maestro di scomporre la posizione della rana in quattro passaggi.
Per esempio.
1. Ci mettiamo in piedi con le gambe separate
2. Rivolgiamo i piedi leggermente verso l’esterno.
3. Scendiamo in una posizione accovacciata con le mani appoggiate a terra davanti a noi.
4. Portiamo le mani unite sopra la testa e restiamo in equilibrio.

Potremo aumentare o diminuire i passaggi per costruire la posizione e vi assicuro che per i bambini è una vera sfida!
Ovviamente possiamo giocare a costruire altre posizioni di animali che troviamo nello stesso habitat della rana ( anatra, cavalletta, airone, pesciolino, ragnetto ecc…)
Lo scopo del gioco è di portare una maggiore consapevolezza ai movimenti del corpo mentre si assumono gli asana che così vengono perfezionati e per favorire il controllo psico –motorio.

La rana è un animale che salta! Decisamente!
Perchè non inserire nella lezione un momento creativo e insegnare ai bambini a realizzare una rana che salta davvero con la tecnica degli origami ?